Innovation
Le persone, quando pensano
all’agricoltura, immaginano un
ambiente sereno, in cui rilassarsi, aspettando il lento fluire delle
stagioni. I fiori in primavera, la trebbiatura del grano in estate, la
vendemmia in autunno, e poi il lento riposo invernale, davanti alle
fiamme
della legna secca. Poi, superata la copertina, quando si cerca di capire
veramente cosa significhi fare agricoltura si scopre che tutto ciò che
arriva
in vendita sugli scaffali e quindi sulle tavole di casa è fatto di
innovazione,
tecnologia, regolamentazione, rispetto di protocolli etc etc.
Sì, Agricoltura = innovazione.
Innovazione per non sprecare acqua utilizzando tecniche di microirrigazione; innovazione per non inquinare lavorando il terreno senza sprecare combustibile; innovazione per difendere le piante riducendo drasticamente l’apporto chimico; innovazione per nutrire le colture recuperando i residui delle lavorazioni precedenti; innovazione per garantire sempre e prima di tutto il benessere animale. Quindi agricoltura come modello efficace di “economia circolare” efficiente ed economica

Innovazione è anche formazione continua, cioè sensibilizzazione dei produttori agricoli verso le nuove tematiche, anche ambientali, che stanno a cuore al consumatore. Innovazione in agricoltura significa quindi sostenibilità delle produzioni, qualità degli alimenti, rispetto ambientale, adeguamento continuo agli stili di consumo ed al loro variare. Per questo fare agricoltura è il più bel mestiere del mondo. Perché prendendo la natura per mano si imbocca la strada del naturale, del tipico e del locale. INNOVAZIONE è anche questo: sapere che il futuro è già scritto, per una parte significativa, dentro alle radici del passato. SALVADORI sostiene l’innovazione con un supporto tecnico continuo ed orientato al massimo risultato nel modo più equilibrato possibile

ciascuno di noi, in quanto consumatore, tende a guardare, al momento dell’ acquisto dei prodotti agricoli, fra i tanti a due aspetti fondamentali: tipicità e salubrità. Oggi, un prodotto è tipico quando si riferisce ad una particolare zona, e quindi la scelta cade su prodotti a Denominazione d’Origine Controllata (D.O.C.) o Protetta (D.O.P.) o ad Indicazione Geografica Tipica ( I.G.T.) etc ; ma soprattutto quando rappresenta una stagione ben identificata e quindi assume il sapore della “ primizia”. Poiché è indubbio che il “prodotto di stagione “ abbia caratteristiche organolettiche superiore agli altri e per queste ragioni si presti a fare non dei buoni piatti, ma dei piatti prelibati. Inoltre il prodotto tipico, stagionale, locale è, in maniera naturale, più controllato e quindi più salubre. Questo cerchiamo noi consumatori, la salubrità. Perché mangiare sia un “curarsi col cibo” dentro ad un nuovo equilibrio tra uomo e natura. Tra prodotti e madre terra. Per questo l’agricoltura di qualità cerca e cura la diversificazione. Soprattutto in orticoltura, settore più direttamente legato al consumo di tutti giorni. Ma anche in frutticoltura con la riscoperta delle varietà tradizionali, autoctone. Quindi dei sapori perduti. La DIVERSIFICAZIONE, anche se poco percepita, si dispiega in tutti settori agricoli. Ecco quindi che si coltivano varietà di mais con caratteristiche particolari per ottenere farine alimentari uniche (es: mais Biancoperla) o cultivar di soia ad alto contenuto proteico o destinate alla spremitura per produrre latte etc etcIn questo processo di diversificazione l’agricoltore mette tutta la propria esperienza, la propria sapienza, il proprio intuito. Per questo l’agricoltura non è mai uguale a sé stessa ma, accompagnando il gusto del consumatore, si evolve lungo filoni di qualità e rispetto ambientale sempre più sofisticati ed insieme più naturali. SALVADORI accompagna la DIVERSIFICAZIONE grazie ad un attento studio dei trend di mercato, in modo che tutto sia prodotto nel modo giusto, per il mercato più favorevole, nel momento più indicato

NUOVE COLTURE o meglio sarebbe parlare di colture guardate con occhi e tecniche nuove. SALVADORI è da sempre impegnato nelle ricerca e divulgazione di nuove opportunità di mercato a favore della propria clientela. Consapevole che solo con l’INNOVAZIONE e la DIVERSIFICAZIONE si possono raggiungere risultati, economici e soddisfazione personale, capaci di motivare l’agricoltore. E quindi, come risultato finale, adatti a garantire la continuità di produzioni TIPICHE LOCALI e SALUBRI. E’ il caso della difesa sanitaria per vigneto - chimica free- inserita già da anni con ottimi risultati ed articolata su piante meglio nutrite e quindi maggiormente resistenti; piuttosto che su induttori e corroboranti capaci di far esprimere alle piante stesse meccanismi propri di difesa. In questo caso non si tratta di una nuova coltura bensì di una modalità innovativa di coltivazione che cambia le regole del gioco.
Modalità con cui abbiamo affrontato coltivazioni, già presenti sul territorio, ma non sviluppate secondo una logica di razionalizzazione produttiva. Razionalizzazione che, applicata al MELOGRANO, ha permesso lo sviluppo di una coltivazione più efficiente per produzione e di maggior qualità come risultato produttivo. Col risultato che gli agricoltori hanno potuto affrontare il mercato locale con prodotto tipico, salubre e quindi economicamente di ottima soddisfazione per il produttore.
Analogamente, lo stesso processo è stato impostato per l’OLIVO, partendo da esperienze di altri paesi e riportandole alle esigenze delle nostre latitudini. Ne sono derivate coltivazioni completamente meccanizzate, quindi facilmente gestibili, e perciò a basso costo di produzione. Con un prodotto finale di qualità molto elevata, prontamente confezionabile e quindi di immediata vendita e realizzo . Un risultato molto interessante che può essere declinato in modi fra loro diversi ma tutti molto intriganti. Perché permette o di vendere direttamente olive a molitori professionali (esistono specifiche mercuriali presso molte borse merci); oppure di cedere per trasformazione a uno dei tre sottoutilizzati frantoi presenti in provincia; oppure ancora di fare conto-lavorazione provvedendo poi alla vendita diretta dell’olio così ottenuto.
Una dimostrazione che INNOVANDO, DIVERSIFICANDO, RIORIENTANDO le proprie esperienze produttive, l’Agricoltura oltre ad essere il più bel mestiere del mondo diventa anche un’attività economicamente appagante